Pubblichiamo il resoconto, a cura di Cesare Gori e Roberto Pani, dell’incontro Interassociativo “Ricerca in Fisica Medica: idee e opportunità“, tenutosi a Roma il 24 ottobre.

 

 

Si è svolto il 24 ottobre presso il centro studi del Cardello a Roma l’incontro Interassociativo “Ricerca in Fisica Medica: idee e opportunità”, aperto dall’introduzione di Michele Stasi, presidente di AIFM, e di Antonio Rotondo, presidente di FIDESMAR (Federazione italiana delle società mediche dell’area radiologica).

Anche solo scorrendo il programma non può stupire la grande quantità di spunti emersi in poche ore.  Al mattino erano infatti presenti tutti i presidenti delle società scientifiche di area radiologica: Carmelo Privitera (SIRM),  Stefano Magrini (AIRO),  Orazio Schillaci (AIMN),  Mario Muto (AINR) e Roberto Moccaldi ( AIRM).  Hanno inoltre portato  il loro contributo di idee  Simonetta Croci del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Fisica,  Paolo Gazzaniga, direttore del Centro Studi di  Assobiomedica e i presidenti del comitato scientifico di AIFM, Carlo Cavedon  e del ConDir, Franco Fusi.

In pratica erano rappresentati ai massimi livelli tutti i principali soggetti le cui radici affondano nell’area radiologica.

La sola presenza di queste personalità nelle loro vesti ufficiali, riunitesi con lo scopo di contribuire all’orientamento e allo sviluppo della ricerca scientifica in fisica medica, costituisce di per sé un importante messaggio: mai come adesso la ricerca interdisciplinare è determinante per tutti i soggetti coinvolti, dalle società scientifiche, all’accademia, all’industria.

Tutto questo sottolinea l’importanza di promuovere l’attività scientifica interdisciplinare di AIFM, in modo che i fisici medici siano sempre più in grado di muoversi fluidamente tra professione propria , professionisti di discipline vicine e ricerca scientifica, come da sempre sostenuto dal presidente Stasi.

Per far questo è fondamentale l’impegno a preparare i giovani specialisti al lavoro scientifico in ambienti multi-disciplinari, come sottolineato da Franco Fusi.

Di particolare rilievo risulta, inoltre, quanto affermato dal presidente Privitera, il quale ha indicato nell’intelligenza artificiale e nella qualità del dato dosimetrico i settori principali di collaborazione tra fisici e radiologi nei prossimi anni, per una diagnostica sempre più efficace al servizio del paziente. Da raccogliere inoltre il suo invito ad aumentare la visibilità della comune attività scientifica e professionale anche verso l’opinione pubblica.

Ancora, l’apertura di SIF al dialogo con AIFM  circa le problematiche inerenti l’ordinamento accademico fa prevedere per il futuro anche un rafforzamento del riconoscimento del ruolo scientifico e professionale del fisico medico.

Infine ogni eventuale dubbio residuo circa l’importanza della costituzione di reti di eccellenza di livello europeo è stato rimosso dall’intervento di Paolo Gazzaniga che ha ben motivato il fatto che solo tali reti possono costituire gli strumenti adeguati per attrarre gli investimenti dell’industria che sempre più ragiona in termini di mercato globale.

Nella seconda parte della giornata hanno portato il loro contributo di idee i più importanti Enti di ricerca nazionali: CNR (Maria Carla Gilardi),  INFN (Speranza Falciano),  ENEA (Pierino De Felice),  ISS (Mauro Grigioni),  IIT (Paolo Decuzzi).

 

La stessa distribuzione territoriale dei servizi di fisica sanitaria, delle sezioni INFN e degli istituti CNR afferenti al Dipartimento di Scienze Biomediche che svolgono attività a vario titolo attinenti alla fisica medica (vedi figura) costituisce un invito all’incontro e alla sinergia scientifica, così come da tutti ribadito. 

In particolare la professoressa Falciano, Vicepresidente INFN, e il Presidente Stasi hanno annunciato la prossima approvazione di un accordo quadro tra INFN e AIFM volto alla promozione di iniziative formative e culturali comuni a livello nazionale e, a livello locale,  alla promozione di iniziative di ricerca scientifica di comune interesse tra sezioni INFN e aziende sanitarie, aprendo così prospettive davvero interessanti per i nostri soci.

Nella prospettiva ineludibile di una medicina sempre più di precisione è apparsa strategica l’acquisizione da parte dei fisici medici di competenze in nuove tecnologie quali in particolare la nanomedicina per cui IIT costituisce un riferimento.  Considerazione analoga è stata fatta  in relazione al supporto che può essere dato alle strutture di fisica medica da parte degli Enti metrologici nazionali quali l’IMRI dell’ENEA, con il quale AIFM ha proprio di recente ha avviato una collaborazione fattiva con la stipula di una convenzione .

La discussione finale, stimolata anche dalle indicazioni fornite da Paolo Rossi circa le necessità di futura attività scientifica che la nuova BSS necessariamente indurrà,  ha concluso l’eccezionale  positività della giornata con l’aperura di una ulteriore prospettiva di rilievo per la fisica medica.  Infatti il Centro Nazionale Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica, diretto da Mauro Grigioni, come struttura di un ente “super partes” quale l’ISS, ha dato la sua disponibilità ad organizzare insieme a Enti di ricerca ed Associazioni Scientifiche un tavolo tecnico per esplorare la possibilità di promuovere un coordinamento a livello nazionale volto ad assicurare l’ottimizzazione dell’uso delle radiazioni in campo medico, affrontando e gestendo le nuove sfide tecnologiche.