Lucia Orlandini
CHENGDU- CINA

UN FISICO MEDICO ITALIANO A CHENGDU

La nuova storia di ‘fisicimedicinelmondo’ riguarda una nostra collega, Lucia Orlandini trasferitasi in Cina, a Chengdu, nel 2015. Lucia è attualmente direttore accademico del Dipartimento di Ingegneria Fisica e Tecnologica presso il Sichuan Cancer Hospital di Chengdu. Le sue qualità professionali e umane sono state apprezzate al punto di essere stata premiata dal governo provinciale del Sichuan, nel 2017, per gli sforzi compiuti a promozione dell’amicizia tra Cina e Italia; nello stesso anno riceve dal Consolato Italiano di Chongqing un riconoscimento per il miglior contributo personale; nel 2018 vince l’award 1000 Talents nella provincia del Sichuan per il lavoro svolto, e nel 2021 le viene conferita l’’onorificenza dal governo italiano come Cavaliere dell’Ordine della «Stella d’Italia’, per i contributi agli scambi tra i due Paesi.

Riportiamo, come premessa al suo racconto personale sulla sua esperienza come fisico medico in Cina, alcuni passaggi tratti dall’articolo della rivista del Ministero della Scienza e della Tecnologia della Repubblica popolare Cinese “International Talent Exchange”, che ha voluto dedicarle di recente, come talento internazionale, la copertina sul numero di Gennaio 2022.

Dalla rivista “International Talent Exchange

Lucia Orlandini sulla copertina della rivista “International Talent Exchange

‘Nell’atrio del centro di radioterapia dell’ospedale Sichuan Cancer Hospital, non è raro vedere una giovane signora bionda, sorridente che saluta colleghi e visitatori in un cinese meno che standard: “Ciao”… Lei è Lucia Orlandini, un fisico Medico italiano; attualmente è il direttore accademico del Dipartimento di Ingegneria Fisica e Tecnologica presso il Sichuan Cancer Hospital; è conosciuta dai suoi colleghi e pazienti in ospedale come Lucia…(..). Nel 2015, suo marito ha deciso di venire in Cina per inseguire il suo sogno e lei voleva stare con lui; così ha cercato nei vari canali di ricerca su internet e poi ha contattato tramite esperti dell’Associazione Europea per la radioterapia il professor Lang Jinyi, allora direttore della Divisione di Radioterapia dell’Associazione medica cinese e presidente del Sichuan Cancer Hospital. Dopo un colloquio e una valutazione, è stata assunta con successo dal Sichuan Cancer Hospital e ha firmato un contratto di lavoro a tempo pieno con l’ospedale nell’ottobre 2015…(..) Nel suo lavoro, Lucia è una persona positiva e appassionata. Il suo stile di lavoro rigoroso e scientifico, le sue profonde conquiste professionali e il suo atteggiamento di lavoro senza compromessi hanno conquistato la lode dei suoi colleghi e il rispetto e l’elogio di tutti. Nei suoi sei anni di lavoro a Chengdu, Lucia ha lavorato con l’equipe dei fisici, e come direttore accademico del dipartimento di fisica medica del centro di radioterapia dell’ospedale, ha guidato il team della fisica medica per realizzare una serie di applicazioni e ricerca, portando molti degli standard tecnici della radioterapia in linea con gli standard internazionali (..) Oltre al suo lavoro istituzionale Lucia è diventata anche un collegamento tra il Sichuan e l’Italia e l’Europa negli scambi medici internazionali, stabilendo con successo collaborazioni con molte istituzioni mediche e Università, come l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, l’Ospedale Universitario Cattolico del Sacro Cuore di Roma e l’Università del Piemonte Orientale (..)in Italia. Nel 2017, Lucia ha ricevuto il “Tianfu Friendship Award” dal governo popolare della provincia del Sichuan in riconoscimento del suo eccezionale lavoro nel Sichuan e del suo importante contributo agli scambi con l’estero e all’amicizia e cooperazione! (..)

L’esperienza di Fisico medico in Cina

Cari amici e colleghi,

è per me un piacere avere la possibilità di condividere con voi la mia esperienza di Fisico medico in Cina, e ringrazio la nostra Associazione, per l’opportunità.

Sono un fisico laureato all’Università ‘La Sapienza’ di Roma e specializzato in Fisica medica all’Università di Roma ‘Tor Vergata’, classe del 97’. Ho la fortuna durante il tirocinio di poter frequentare la Radioterapia dell’Ospedale San Andrea di Roma (attuale S. Filippo Neri), prima esperienza nella pratica clinica. Ospedale all’avanguardia per le sue pratiche con un forte senso della gestione multidisciplinare del paziente. L’allora primario della Radioterapia, la Drssa Fortuna mi trasmette il “rispetto” per il paziente, mentre la Drssa Petrucci primario della Fisica Sanitaria mi impregna della Fisica Medica applicata, dai piani di trattamento, alla dosimetria clinica, all’assicurazione di qualità. Grazie a lei ho la possibilità di affiancare il Prof Guerra, dell’INMRI Enea, nell’ambito dell’attività di caratterizzazione del NOVAC 7, primo acceleratore per Radioterapia intraoperatoria in Italia. Da tutto questo si è consolidata la mia passione per questa professione focalizzata sul paziente, e che vede costantemente interconnessi l’aggiornamento scientifico, l’evoluzione delle metodiche di cura e della tecnologia.

La mia vita familiare mi porta in Toscana, dove risiede una attiva comunità di Fisici medici. Il Dr Bernardi mi accoglie a Pistoia dove lavorerò a suo fianco per più di dieci anni. Mi permette di gestire il reparto di Radioterapia, ma essendo una realtà più ristretta, mi indirizza al contempo anche verso le attività di Radiologia, Medicina Nucleare, Sale Operatoria e non per ultima la Radioprotezione assegnandomi degli incarichi e spronandomi a conseguire il terzo grado di Esperto Qualificato. Con l’idea di consolidare il ruolo delle Fisiche sanitarie in Toscana incoraggiata dai colleghi in particolare il Dr Gori all’epoca direttore della Fisica sanitaria di Careggi, accetto l’incarico di Direttore della Fisica Sanitaria al Centro Oncologico Fiorentino (CFO) un Ospedale Oncologico nascente alle porte di Firenze; lì rimarrò per quattro anni prima di trasferirmi in Cina nell’ottobre 2015 dove mio marito coglie una opportunità di lavoro.

Il viaggio

Con questo bagaglio di Fisico medico italiano, vengo catapultata a Chengdu città nel Sud Ovest della Cina di circa 14 milioni di abitanti, numero imponente, ma che caratterizza molte città cinesi. Prendo servizio ad ottobre 2015 come fisico strutturato a tempo pieno in una struttura ospedaliera governativa dedicata alla cura dei tumori, il Sichuan Cancer Hospital.

Ospedale del Sichuan, edificio delle chirurgie
Ospedale del Sichuan, vista su uno dei corridoi del dipartimento di Radioterapia Oncologica

Quando sono arrivata nel 2015 eravamo all’incirca una ventina di fisici solo per la radioterapia, una bella dotazione di 8 acceleratori lineari di cui la metà di ultima tecnologia corredati con tutto il necessario per eseguire trattamenti in SGRT, IMGRT; a corredo due TAC big bore dedicate, tre RM, una PET/CT per un totale di 500 trattamenti EBRT al giorno per il 90% tutti eseguiti con tecniche IMRT o VMAT, con CBCT settimanali, diventate poi giornaliere nel 2019. Un reparto di brachiterapia con tre sorgenti per un totale di 30-40 trattamenti giornalieri. 

il gruppo dei Fisici medici del Dipartimento di radioterapia Oncologica in forza nel 2015

Numeri importanti che ci potrebbero portare a pensare a trattamenti non accurati o non personalizzati, ma invece non è così. Una imponente organizzazione, l’utilizzo del personale necessario unito all’utilizzo della macchina su diversi turni permette loro di dare un trattamento accurato a tutti i pazienti senza liste di attesa. Su ogni acceleratore ci sono 2/3 tecnici per turno, con turni lavorativi di 6.5 ore; Alcuni acceleratori vengono utilizzati anche oltre le 11 di sera fino a terminare i trattamenti programmati. Per come è organizzato il Sistema Sanitario Nazionale, molti pazienti che effettuano la radioterapia sono ricoverati, pertanto un orario in tarda serata non presenta problemi logistici per il paziente.

L’attività al Sichuan Cancer Hospital

Sono appassionata di dosimetria e rimasi sorpresa, all’epoca, della dotazione esistente per la dosimetria relativa e assoluta, dei fantocci a disposizione per i controlli di qualità dei linac, delle immagini, delle verifiche del piano pre-trattamento, etc..; insomma tutto quello di cui vorreste disporre è a disposizione. Sia per gli acceleratori sia per la strumentazione di supporto ho trovato le stesse compagnie che usiamo in Italia ed in tutto il mondo, cosi come anche per i software di verifica del trattamento e per gli acceleratori, mi sono trovata assolutamente confidente.

            La organizzazione del lavoro è efficiente e fluida. Il telefonino è uno strumento di lavoro. Tutte le comunicazioni avvengono tramite gruppi “wechat” (l’equivalente di whatsapp), e sono immediate, e si richiede che vengano lette al loro arrivo. Quindi problematiche varie che possono insorgere, su una macchina, su un software vengono condivise e le indicazioni di come “dirottare” i piani o gestire le problematiche sono a disposizione di tutti. Riunioni, meeting, manuali aggiornati, nuove linee guida vengono tutte postate su wechat. La mail è uno strumento che i miei colleghi usano poco, e principalmente solo per comunicazioni con il mondo occidentale.

            I fisici hanno dei compiti ben determinati, periodicamente soggetti a rotazione. Quindi abbiamo il gruppo di fisici che si dedica all’esecuzione dei piani di trattamento, poi vi sono i fisici dedicati ai controlli di qualità sulle macchine, i fisici impegnati nella dosimetria clinica, quelli dedicati alle verifiche pre-trattamento, etc.. inoltre un fisico responsabile per ogni linac.

Nella sala piani di trattamento con alcuni colleghi

L’accesso dei pazienti nel bunker è fluido e senza tempi morti; il paziente viene chiamato con codice a barre che visualizza sul monitor; entra nel bunker già in possesso del suo ausilio per il trattamento (maschera, materassini sotto vuoto, altro..) che trova custodito in spazi esterni al bunker adiacenti allo spazio di attesa; può essere accompagnato nel bunker da un parente/amico se necessario; Il tecnico verifica corrispondenza codice a barre ausilio e  quello sulla cartella di trattamento, quindi esegue il setup del paziente. Un piccolo scaleo fisso vicino al lettino agevola e velocizza la salita/ discesa del paziente dal lettino senza che il tecnico perda tempo per portarlo a fondo scala ogni volta.

            L’atmosfera di lavoro è rassicurante. C’è un grande rispetto tra colleghi, le gerarchie è importante. L’esperienza ha un valore, la dedizione al lavoro viene premiata. A tutti i colleghi in ordine di anzianità viene data l’opportunità di un periodo all’estero faccio l’esempio solo di alcuni dato che in questi anni sono partiti e tornati in tanti, Zhao presso il Rutgers Cancer Institute del New Jersey e Xiang all’MD Anderson Cancer a Houston, entrambi per un anno, Xin ha frequentato per un trimestre l’institut Sainte Catherine ad Avignone in Francia, etc. Oltre queste esperienze all’estero i fisici vengono inviati a rotazione ai tanti convegni che ci sono in tutta la Cina; la formazione non solo quella scientifica, fa parte di quanto offerto al personale per una progressione di carriera ed include anche dei periodi di lavoro in ospedali periferici distaccati dalla Citta di Chengdu interconnessi con il nostro dell’ospedale.

In gita con i colleghi durante la giornata del lavoratore

Impressioni e opinioni

La Cina è in continua evoluzione e questo si osserva a vista d’occhio sia nella vita quotidiana, che in quella lavorativa. Per dare un esempio, sulla vita urbana, le linee metro sono passate da tre a quindici in sette anni, nuovi musei, centri sportivi sono sorti, ed edifici interi sono stati demoliti e ricostruiti in tempi record per dar luogo a nuovi quartieri. In ambito lavorativo ugualmente gli acceleratori meno all’avanguardia sono stati già sostituiti, un acceleratore con risonanza magnetica integrata è già in funzione da oltre un anno e nuove apparecchiature sono in arrivo per incrementare il parco macchine; a sud della città è in fase di costruzione un altro polo dell’Ospedale e disporrà di un numero analogo di apparecchiature per terapia e diagnosi oltre che essere la sede di un centro protoni. Il numero dei fisici ad oggi ammonta a 30 ed il numero di trattamenti giornalieri a più di 700.

Nonostante la forte diversità della vita di tutti i giorni, nell’ambito lavorativo tra i colleghi ho ritrovato la stessa passione e dedizione per il lavoro di fisico medico, elemento che sicuramente ci accomuna.

Pubblicazioni

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Riportiamo di seguito la bibliografia delle pubblicazioni di maggior rilievo di Lucia Orlandini

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  • Improving the clinical workflow of a MR-Linac by dosimetric evaluation of synthetic CT. Frontiers in Oncology 2022; doi.10.3389/fonc.2022.920443
  • Pathological complete response magnetic resonance-based radiomics model for locally advanced rectal cancer in an intercontinental cohort. Radiation Oncology 2022; doi: 10.1186/s13014-022-02048-9
  • Local Tuning of radiomics-based model for predicting pathological response to neoadjuvant chemoradiotherapy in locally advanced rectal cancer. BMC Med Imaging. 2022 doi: https://doi.org/10.1186/s12880-022-00773-x
  • Retrospective study on left-sided breast radiotherapy: dosimetric results and correlation with physical factors for free breathing and breath hold irradiation techniques; Technology in Cancer Research and treatment 2022; doi 10.1177/15330338211062429
  • Identification of Factors Influencing Radiotherapy Errors during Radiation Treatments Using Quality Management Tools. 肿瘤预防与治疗 2022;doi.10.3969/j.issn.1674-0904.2022.01.002
  • Dosimetric evaluation of synthetic CT image generated using a neural network for MR-only brain radiotherapy, J Appl Clin Med Phys 2021; doi: 10.1002/acm2.13176
  • Feasibility of using a novel automatic cardiac segmentation algorithm in the clinical routine of lung cancer patients. Plos One, 2021; https://doi.org/10.1371/journal.pone.0245364 J
  • An efficient primary screening of COVID-19 by serum Raman spectroscopy; Journal of Raman Spectroscopy. 2021; DOI: 10.1002/jrs.6080
  • Impact of Positioning Errors on the Dosimetry of Breath-Hold-Based Volumetric Arc Modulated and Tangential Field-in-Field Left-Sided Breast Treatments, Frontiers in Oncology 2020, doi: 10.3389/fonc.2020.554131
  • An Inverse Dose Optimization Algorithm for Three-Dimensional Brachytherapy, Frontiers in Oncology 2020, doi 10.3389/fonc.2020.564580.