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2 tc cranio ravvicinate

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(@klaus)
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Buongiorno,

chiedo un aiuto perché sono mesi che ho un pensiero fisso.

Ad agosto dello scorso anno, mio figlio aveva appena compiuto 4 anni, mio figlio ha avuto una brutta caduto che gli ha riportato un trauma cranico, arrivati in pronto soccorso dopo 2 episodi di vomito gli hanno fatto una tac cranio in cui si è vista la frattura del cranio lato tempia.

La mattina dopo mio figlio ha avuto una convulsione e gli hanno fatto una nuova tac cranio che non ha evidenziato variazioni rispetto alla prima tac.

In pratica in meno di 24 ore mio figlio ha fatto 2 tac cranio e senza avvisarmi dei rischi.

Tornata a casa mi sono informata su internet e ho visto che una sola tac cranio aumenta il rischio di tumore soprattutto nei bambini sotto i 5 anni e specialmente nel sesso maschile.

Ora mi chiedo quale sia il rischio che corre mio figlio che ha fatto non 1 ma 2 tac cranio in meno di 24 ore. 

E se quindi il poco intervallo tra le 2 tac aumenti ancor di più il rischio tumore e di che percentuali stiamo parlando. 

Sono distrutta, disperata, non dormo più la notte. 

Spero di avere una risposta sincera. 

 

 
Pubblicato : 24 Aprile 2021 09:16
(@fisicimedici)
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Buongiorno Signora.

In premessa va ricordato che il rischio, da radiazioni ionizzanti, associato ad un’indagine radiologica va sempre preso in esame contestualmente con quelli che sono i benefici attesi dalla sua esecuzione, ovvero, in primo luogo, la possibilità di poter formulare una diagnosi.

Così facendo si segue ciò che le Direttive internazionali, e di conseguenza la nostra Normativa (Decreto Legislativo n° 101/20), richiedono al Medico Prescrittore ed al Medico Radiologo. Vale a dire l’obbligo di procedere ad una accurata analisi rischi/benefici prima di proporre al Paziente l’esecuzione di un qualsiasi esame radiodiagnostico.

Per quanto attiene il rischio specifico associato con l’esecuzione di 2 “TC Cranio” da parte di un bimbo di 4 anni, possiamo dire che, sebbene per effettuare una valutazione accurata della dose assorbita da suo figlio sia necessario conoscere le informazioni di dettaglio sul suo svolgimento, ad iniziare dai parametri tecnici utilizzati, la dose a cui è esposto è di norma contenuta e di conseguenza il rischio associato è basso, come confermato da una pubblicazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO 2016).

Infatti, in casi come questo, ci si attende per il paziente, per ciascun esame, una dose efficace pari a circa 2 milli Sievert che è la stessa dose che e ciascuno di noi riceve in media in pochi mesi (circa 10) a causa della radiazione dovute al fondo naturale. Il tempo intercorso tra i due esami risulta ininfluente per la valutazione.

In conclusione, riteniamo di poterLa certamente rassicurare: le percentuali di rischio che lei ci chiede sono difficili da stimare proprio perché basse.

Va sottolineato che questa risposta fa riferimento a condizioni “tipiche” per l’esecuzione dello specifico esame diagnostico. Per ricevere, invece, una valutazione dosimetrica personalizzata Le suggeriamo di rivolgersi al Fisico Specialista in Fisica Medica della Struttura presso cui sono state eseguite le indagini con uso di radiazioni ionizzanti.

Nella speranza di esserLe stati d'aiuto La salutiamo cordialmente.

 
Pubblicato : 27 Aprile 2021 14:48
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