Buongiorno,

I possibili rischi riguardano l’esposizione del feto al campo magnetico statico, che è particolarmente intenso in prossimità dell’apparecchiatura (se un operatore entra nella sala RM per posizionare il paziente o controllarne lo stato tra una sequenza e l’altra  va da sè che non vi è erogazione né della radiofrequenza né dei gradienti di campo). Dal punto di vista scientifico il tema è molto complesso e la letteratura è ancora scarsa per poter trarre un quadro chiaro e completo degli effetti sul feto. L’attuale legislazione (D.M. 14/01/2021) recita testualmente “In relazione all’accesso alla ZONA CONTROLLATA a personale in stato di gravidanza accertata si rimanda alle vigenti normative in materia di sicurezza e alle evidenze scientifiche”.  La decisione se e con quali criteri interdire l’accesso alle lavoratrici in stato di gravidanza viene lasciato alla responsabilità del singolo centro di Risonanza Magnetica, che si deve allineare alle evidenze scientifiche ed alle normative vigenti.  Nel suo centro è certamente presente e consultabile dai lavoratori il regolamento di sicurezza per i lavoratori, che dà le indicazioni a cui attenersi. Molti centri di RM adottano un approccio cautelativo interdicendo di fatto l’ingresso nella zona controllata a lavoratrici in stato di gravidanza.

Saluti cordiali

Dott. Faustino Bonutti

Department of Medical Physics
ASUFC - Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale

Presidio Ospedaliero S.Maria della Misericordia-Udine