I primi 10 anni dell’Associazione Italiana di Fisica Medica AIFM

Fisica in Medicina, n.3/2008, Luglio – Settembre, pp.195 – 197 
Il primo presidente dell’AIFM, Leopoldo Conte, ripercorre le tappe che hanno condotto alla costituzione dell’AIFM e ne ricorda i protagonisti 

Sono trascorsi 10 anni dalla nascita della nostra Associazione e non possiamo dire “sembra ieri “ perché molte cose nel frattempo sono cambiate nel mondo delle applicazioni in medicina della fisica e della tecnologia, così come negli aspetti organizzativi e normativi in campo sanitario. In questi anni l’AIFM ha saputo consolidare il proprio ruolo nel campo scientifico e della formazione dei fisici medici italiani e si è impegnata per il riconoscimento e il rafforzamento del ruolo del fisico medico. In altri termini si può dire che l’Associazione ha tenuto fede agli impegni che alcuni di noi le avevano affidato 10 anni fa promuovendone la costituzione.

Ciò non significa che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti ma che si è lavorato perché ciò avvenisse. Era il 23 novembre 1998 quando Sergio Belletti, Leopoldo Conte, Andrea Crespi, Cesare Gori, Pietro Luigi Indovina, Raffaele Novario, Renato Padovani, Guido Pedroli, Gianni Gobbi, Giampiero Tosi, Riccardo Calandrino e Claudio Birattari, davanti al notaio Mario Ventura, notaio in Milano, costituivano una nuova Associazione denominata Associazione Italiana di Fisica in Medicina (AIFM). L’atto costitutivo, oltre a definire gli scopi e le modalità di funzionamento della nuova Associazione, nominava Leopoldo Conte Presidente della Associazione e Membri del Consiglio Direttivo Sergio Belletti, Cesare Gori, Pietro Luigi Indovina, Renato Padovani, Giampiero Tosi e Segretario Andrea Crespi, con il compito di espletare le pratiche per il riconoscimento della Associazione e per l’attuazione dello Statuto. Quel giorno a Milano si dava l’avvio a una nuova tappa di quella che potremmo definire la Storia della Fisica Medica Italiana, il cui inizio può essere fatto risalire ai Colloqui sui Rapporti tra Fisica e Medicina, promossi dal Ministero della Sanità della Repubblica Italiana, che si svolsero a Levico-Roncegno Terme (14 – 19 settembre 1964), con la partecipazione di personalità di alto livello nazionale e internazionale nei campi della Fisica e della Medicina. Il 23 novembre 1998 si concludeva una fase caratterizzata da una separazione tra due componenti della Fisica Medica che si riconoscevano nelle due Associazioni denominate Associazione Italiana di Fisica Biomedica (AIFB) e Associazione Italiana di Fisica Sanitaria (AIFS).

La presenza nel Consiglio Direttivo della nuova Associazione degli ultimi presidenti della AIFB Pietro Luigi Indovina e della AIFS Giampiero Tosi testimoniava l’impegno e la volontà di procedere rapidamente allo scioglimento delle due Associazioni e alla confluenza della totalità dei fisici medici italiani nella nuova Associazione. Come spesso avviene nelle attività umane, i momenti di discontinuità o di rottura con il passato sono preceduti da una lunga preparazione e, in questo caso, l’esito a cui si pervenne il 23 novembre 1998 fu preceduto da un’opera di mediazione che ebbe inizio in occasione del Congresso della Sezione di Fisica Sanitaria della SIRM, svoltosi a Francavilla al Mare (Chieti) nei giorni 8 e 9 settembre 1997, seguiti il 10 settembre da una visita al Laboratorio I.N.F.N.del Gran Sasso.

Il tema del Congresso della Sezione era il seguente: “La radioprotezione del paziente in campo radiologico: aspetti applicativi e innovazioni tecnologiche”. Le giornate congressuali, particolarmente interessanti per i temi proposti, si svolsero in un ambiente piacevole e rilassante, anche grazie all’impegno dell’amico e collega Gerardo Sanità di Toppi, organizzatore locale della manifestazione. In questo clima fu possibile affrontare serenamente una discussione sui problemi della Fisica Medica Italiana e fui io stesso, che allora ero Presidente della Sezione di Fisica Sanitaria della SIRM, a proporre ai Presidenti della AIFB e della AIFS, che erano stati invitati alla manifestazione, di pensare alla creazione di un’unica Associazione con il superamento delle divisioni che avevano caratterizzato gli anni precedenti. Uno degli argomenti a favore di questa proposta riguardava la necessità di creare una Associazione che avesse, in termini di numero di iscritti e di organizzazione, una dimensione ragionevole che le consentisse una presenza significativa in ambito nazionale e internazionale, superando una situazione di frammentazione che non aveva ragione di perpetuarsi in un settore come il nostro che è e rimane comunque una realtà di piccole dimensioni.

Così si avviò un processo, durato più di un anno, caratterizzato da incontri, discussioni, qualche mal di pancia, in particolare sulla scelta delle candidature per il futuro Presidente e il Consiglio Direttivo, che si concluse con la costituzione della AIFM, su iniziativa del citato gruppo di fisici caratterizzato dalla presenza delle componenti delle due associazioni preesistenti e anche di una componente universitaria. Mi sia consentito, in particolare, di mandare un saluto a Claudio Birattari per l’importante e meritorio lavoro svolto come Direttore della Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria dell’Università di Milano e per essere stato fra i primi a comprendere quanto fosse importante la presenza di una Associazione rappresentativa del mondo della Fisica Medica, quale è stata ed è l’AIFM, anche ai fini della formazione dei fisici medici italiani. Sei mesi dopo la costituzione della AIFM il 25 – 26 giugno 1999, si tenne a Firenze il primo Congresso Nazionale della nuova Associazione, ottimamente organizzato dall’amico Cesare Gori.

Vi fu un’ampia partecipazione con molti contributi scientifici di buon livello. Circa 400 fisici aderirono alla AIFM e questo fu considerato un successo poiché si ebbe la conferma che la AIFM era rappresentativa in pratica della totalità dei fisici medici italiani. Oggi il numero di iscritti è circa il doppio e questo dà una misura della crescita che vi è stata in questi 10 anni. A Firenze vi fu la prima elezione diretta del Presidente e del Consiglio Direttivo da parte dei soci iscritti alla Associazione. Il risultato fu il seguente: Presidente, Leopoldo Conte; Vice Presidente, Stefania Maggi; Consiglieri: Sergio Belletti, Mauro Gambaccini, Gianni Gobbi, Cristina Marchetti, Guido Pedroli, Alberto Pilot, Paola Scampoli; Segretario, Andrea Crespi. Dopo Firenze questo gruppo, in cui spicca la presenza di 3 donne e di alcuni fra i soci fondatori, dà inizio a un’intensa attività per l’attuazione dello Statuto e del Regolamento e il consolidamento della Associazione. In quel periodo l’AIFM istituisce e organizza i gruppi Regionali, le Commissioni e i Gruppi di Lavoro, la Scuola di Fisica in Medicina, la Rivista Scientifica, direttore Alberto Del Guerra, e il Notiziario, direttore Giampiero Tosi. Uno strumento efficace di collegamento con gli iscritti è rappresentato dal sito della AIFM ottimamente gestito da Fausto Turrini. Vengono stabiliti i contatti con le altre Associazioni dell’Area Radiologica, con L’AIRP e con la SIF. L’AIFM stabilisce inoltre contatti internazionali con l’adesione a EFOMP e IOMP e la nomina dei rappresentanti della AIFM in seno alle stesse organizzazioni. Quasi subito l’Associazione si trova ad affrontare le problematiche legate alla formulazione del D.Lgs 187/ 2000 che dà attuazione alla Direttiva 97/43/ EURATOM. Si manifestano alcune diversità di vedute tra la AIFM e il mondo radiologico che lascerà qualche segno negli anni successivi. Qui mi fermo.

Ho voluto ricordare alcuni eventi che hanno preceduto e subito dopo seguito la nascita della AIFM e l’opera svolta all’inizio, in particolare dagli amici del Consiglio Direttivo con cui ho potuto collaborare in uno spirito sempre costruttivo, in un rapporto di amicizia che si è creato e rinsaldato superando le divisioni degli anni precedenti. Negli anni successivi molto è stato fatto; molti giovani fisici hanno scoperto la nostra Associazione, partecipano ai nostri Congressi, frequentano i nostri corsi di aggiornamento e sperano di potersi dedicare a una professione molto stimolante dal punto di vista scientifico e delle motivazioni sociali. Come nel passato l’Associazione si è impegnata con la presidenza di Giancarlo Candini e si sta impegnando con la presidenza di Guido Pedroli, uno dei soci fondatori, per il riconoscimento della professione di fisico medico. L’auspicio è che il cammino della AIFM possa proseguire con lo spirito che ha animato quel gruppo di fisici che a Milano, in una grigia giornata di novembre di 10 anni fa, si recò da un notaio per dare vita a qualcosa di nuovo…. anzi d’antico.

Leopoldo Conte