Oggi si è svolto, per la prima volta a Venezia, un corso della Scuola Caldirola AIFM. Al corso “CBCT dalla Diagnostica alla Terapia: Tecnologia, Assicurazione di Qualità e Implementazioni Cliniche” hanno partecipato oltre 100 tra fisici e medici. Durante il corso, a nome del CD di AIFM, è stato nominato Renato Padovani Socio Onorario AIFM. Di seguito alcuni stralci del mio discorso di presentazione:

Renato Padovani, già socio fondatore AIFM, ha dato e continua a dare un importante contributo allo sviluppo culturale ed educazionale della fisica medica, elemento vitale per il progresso scientifico e professionale della nostra Associazione. Direttore per lunghi anni della Fisica sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Udine e riferimento assoluto a livello nazionale nel campo della fisica applicata alla radiologia interventistica, Renato Padovani è stato ambasciatore internazionale dalla fisica medica italiana attraverso il suo contributo esemplare in moltissimi progetti europei.  Mi limito qui a citarne solo alcuni: EUTEMPE-RX, DIMOND II e III, MPE, EMAN…

Renato Padovani è stato fondamentale nella scrittura dell’art. 83 della Direttiva 59/13 sul ruolo dello Specialista in Fisica Medica ma ha anche assunto un ruolo importantissimo nella fondazione di AIFM, nel 1998, quando ha contribuito con Leopoldo Conte, alla fusione della sezione di fisica della SIRM all’interno diella neonata AIFM.

Questo episodio, determinante per la univocità di rappresentanza associativa dei fisici medici italiani  costituisce un esempio comportamentale che dobbiamo oggi assumere a riferimento nel più vasto contesto soprattutto dell’associazionismo europeo, che vede moltissimi fisici medici europei, coinvolti in modo importante, con sezioni, nelle società scientifiche radiologiche mediche. A venti anni di distanza, questa posizione rispecchia appieno la posizione di AIFM oggi a supporto della unicità di rappresentanza europea dei fisici medici da parte di EFOMP.

In conclusione l’attribuzione dello status di socio onorario a Renato Padovani non soltanto rende merito alle sue altissime qualità professionali e umane, alla sua lungimiranza e alla sua cultura scientifica, ma costituisce anche, forse soprattutto, l’affermazione esemplare della visione dell’AIFM nel contesto europeo contemporaneo.