L’associazione italiana di fisica medica (Aifm) sconsiglia l’impiego dei dispositivi di protezione individuale per schermare dalle radiazioni il feto e le gonadi durante gli esami radiologici che utilizzano i raggi X

E’ l’inizio dell’articolo della Dr.ssa Daniela Origgi pubblicato il 20 novembre 2020 da Sanità 24 – Il Sole 24 Ore. Forse non per qualche addetto ai lavori, ma per l’uomo della strada può essere un’affermazione a dir poco sorprendente: dopo decenni di raccomandazioni in direzione opposta, le evidenze scientifiche hanno portato ad un’inversione di rotta, già auspicata dall’AAPM e altre associazioni scientifiche dell’area radiologica. Che non sarà certo gratuita, anzi, comporterà un grande lavoro per far comprendere e accettare, e non solo all’uomo della strada, i nuovi paradigmi.

Per approfondire la tua conoscenza sui dispositivi di protezione raggi X feto e gonadi puoi scaricare qui il pdf dell’articolo, buona lettura!