E’ grazie a loro che un piccolo aracnide dopo aver assorbito una notevole quantità di radiazioni provenienti da uno strumento sperimentale, morde e dona i superpoteri di ragno al giovane studente di Fisica e Chimica, Peter Parker!

L’8 novembre 1895, il Fisico tedesco Wilhelm Conrad Roentgen scopre quasi per caso dei raggi misteriosi che fuoriescono dai tubi catodici costruiti qualche decennio prima dall’inglese William Crookes per studi sperimentali sulle scariche elettriche e sulla fluorescenza. Roentgen osserva che applicando ai tubi di Crookes una appropriata tensione elettrica elevata, questi sono incredibilmente in grado di produrre delle ombre, ovvero di impressionare pellicole sensibili (come ad esempio quelle fotografiche) poste nelle vicinanze del tubo all’interno del suo laboratorio.

Stupefatto del risultato inaspettato, decide di indicare questi raggi o radiazioni artificiali con la lettera ‘X’ in analogia con la lettera utilizzata in analisi matematica per indicare una quantità incognita.

La scoperta del Fisico si diffonde rapidamente in tutti gli ambienti scientifici, anche grazie alla possibilità di reperire facilmente i tubi a gas necessari per l’esperimento, poi chiamati appunto tubi a raggi X.

Già sul finire del 1895 vengono diffuse le famose immagini della mano della moglie Bertha col vistoso anello e l’immagine del borsello con alcuni oggetti visibili al suo interno: sono le prime ‘radiografie’ della storia che svelano qualcosa di non visibile direttamente dall’occhio umano grazie all’effetto dell’interazione dei meravigliosi raggi X con la materia animata e non.

Nel 1901, Wilhelm C. Roentgen è il primo premio Nobel per la Fisica.

I primi apparecchi radiologici portatili e fissi ebbero un considerevole sviluppo e diffusione durante la Prima Guerra Mondiale in prossimità e sui campi di battaglia dove si utilizzavano per la diagnosi dei soldati feriti.

Poi negli anni 30, il medico genovese Alessandro Vallebona (1899-1987) inventa la Stratigrafia: applicando i principi di geometria proiettiva riesce ad impressionare sulle pellicole radiografiche un solo strato selezionato del corpo, facendo intuitivamente ruotare il tubo radiogeno attorno al paziente.

Siamo agli albori della moderna Radiodiagnostica, che porterà il premio Nobel per la Medicina nel 1979 all’ingegnere inglese Sir Godfrey Hounsfield ed al fisico sudafricano Allan Cormack per la creazione della prima Tomografia Assiale Computerizzata.