Sicurezza nella diagnosi con i campi magnetici
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:20
La gestione della qualità di un sistema RM è uno dei compiti dell’Esperto Responsabile. L’ER si avvale delle proprie conoscenze e dell’esperienza in materia, per stabilire una serie di controlli e verifiche volti alla individuazione di eventuali malfunzionamenti di alcuni componenti del sistema.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:19
SI. Per i sistemi RM, come per tutte le apparecchiature in generale, non solo medicali, devono essere previsti dei controlli e delle verifiche periodiche del corretto funzionamento sia dell’apparecchiatura in sé, sia di tutti i dispositivi di sicurezza esistenti e connessi al sistema.
L’attuale normativa italiana, per quanto riguarda la RM, prevede vi sia un responsabile della sicurezza e della qualità, ovvero un Esperto Responsabile, (ER).
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:19
La RM oltre a fornire le immagini e quindi a dare indicazioni riguardo la morfologia di un organo è in grado, con tecniche opportune e disponibili solo sulle RM tecnologicamente più avanzate, di fornire informazioni di tipo funzionale. La spettroscopia è una di queste tecniche ed è molto utilizzata ad esempio nella diagnosi dei tumori. Spesso infatti le sole immagini RM non sono in grado di definire lo stadio di un tumore o di differenziare una patologia benigna da una patologia maligna.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:18
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:17
SI La normativa italiana attualmente in vigore considera la presenza di pacemaker una controindicazione all’esecuzione dell’esame.
“Debbono essere escluse da analisi RM persone portatrici di pace-maker cardiaco (D.M. 2 agosto 1991)”
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:17
Alcuni cosmetici contengono polveri ferromagnetiche che possono interagire con i campi elettromagnetici prodotti dall’apparecchiature durante l’esame, con la produzione di correnti elettriche e possibili scottature ed artefatti nelle immagini. I cosmetici devono essere quindi sempre rimossi prima dell’esame RM.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:16
Alcuni materiali con cui sono fatte le lenti possono polimerizzarsi per effetto dell’interazione con la radiofrequenza, con possibile conseguente attacco alla cornea, per cui devono essere sempre rimosse prima di un esame RM.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:15
Si, i tatuaggi possono contenere ossido di ferro e quindi possono interagire con i campi elettromagnetici prodotti dall’apparecchiature durante l’esame, con la produzione di correnti elettriche e possibili scottature ed artefatti nelle immagini.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:15
Il rumore, dal quale si è protetti con delle cuffie o con dei tappi per le orecchie che vengono forniti al paziente prima dell’esame, è causato dalle vibrazioni di alcune bobine (bobine dei gradienti) che si trovano all’interno della macchina e che si attivano solo durante le sequenze dell’esame. Il rumore può essere molto forte, fino anche alla soglia del dolore (120-130 dB) per cui è molto importante indossare correttamente i presidi di protezione forniti dal personale che assiste il paziente.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:14
Le apparecchiature chiuse (a tunnel) utilizzano generalmente dei campi magnetici statici più intensi e più uniformi di quelle aperte. A parità di qualità delle immagine ottenute, gli esami con le apparecchiature a tunnel durano di meno.
Le apparecchiature aperte sono di due tipi: di piccole dimensioni dedicate alle indagine di arti; di grandi dimensioni che vengono impiegate per l’acquisizione di esami standard, ad esempio con pazienti che soffrono di claustrofobia.
Pagine